Lettera #4
Ciao Mia,
sei tornata dove volevi stare? Se volevi stare qui, oppure scappare, scoprire cose che non avresti mai voluto sapere.
Purtroppo non è sempre come avremmo voluto, Mia, Cara

Sono i dettagli che lasciamo andare, facciamo finta che non esistano le mani, le parole, i respiri.
È la tua curiosità da cui non riesci a scappare. Vorresti un’attenzione che non puoi avere, mentre maledico ogni singola parola, che tu interpreterai male
Non perderò nemmeno un istante di tutto quello che è stato. Non lascerò cadere a terra nessun momento. Mentre ho già paura del mio patetismo, sarò geloso di un passato che non è stato e un futuro che non sai se esiste, perché tutto dura come un battito di mani.
Ti legherai ad un palo come Ulisse e le sirene, ce lo siamo raccontati proprio ieri mentre ti lasciavo andare.
Mia avrei voglia solo di un momento ancora, di una stella da vedere assieme, un belvedere che così perfetto non è mai riuscito ad essere. Mentre tutti ci dicono che è sbagliato, altri raccontano che è un porto sicuro, io Mia, penso soltanto a noi due.
Sembra una storia strana, ma sei tornata, esattamente nel punto che non avrei voluto oppure non te ne sei mai andata.
C’è così tanta confusione nella mia testa, non sono quello che avrei voluto essere per te, ma sono quello che avrei voluto essere per me.
Per questo leggo ogni tua riga, lascio andare, penso tu non voglia più parlarne, il tuo nome mi tormenta, mi fa pensare che l’unico modo in cui poteva andare è come sia andata.
Dimenticare il mio nome, le tue amiche, i giorni della settimana, mi fa sentire libero. Libero di conoscere nuovi nomi, nuove amici, nuove occasioni, una nuova Mia. Volevo solo essere libero, anche io come te.
Ciao Mia, sei tornata. Hai un altro nome così uguale al mio.
Sono verbi al plurale, così belli che è difficile crederci. Buon viaggio per il tuo ritorno, ovunque esso sia.
Tuo, Giò.
Sound Track: Sempre lo stesso film – Willie Peyote
Wine: Falanghina – Feudi San Gregorio