Dispetto #16 – I buoni propositi di inizio anno
Come tutti anche io ad inizio anno stilo la mia lista dei buoni propositi. Svario su molti fronti, parto da quelli stile Smemoranda tipo “Prometto che quest’anno non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno” passando a quelli da persona matura “Quest’anno risparmierò almeno 100€”.
Ogni tanto alzo l’asticella oltre il limite consentito, tipo pensare di riuscire a vivere solo d’arte, poi mi ricordo la verità.

Sin da bambino ogni inizio anno stilavo i miei buoni propositi. Partivo carico di entusiasmo che poi perdevo già intorno al 15 gennaio. Mi davo una seconda chance con i fioretti della quaresima. Dei quaranta giorni necessari per essere un bravo bimbo riuscivo ad arrivare al secondo, ogni tanto anche alla settimana. Poi tornavo ad essere il peccatore che sono.
Un’altra possibilità mi veniva data dal mio compleanno, il 01 settembre. Una sorta di capodanno scolastico. “Prometto che quest’anno studierò tantissimo…” oppure “giocherò con grinta a calcio” o la mia preferita “tutto quello che è nel piatto io lo mangerò, anche i broccoli“. L’entusiasmo cadeva assieme alle foglie degli alberi e io rimandavo tutto alle vacanze natalizie. Così da ricominciare in loop.
Ogni volta cadevo, la costante era avere sempre una scusa credibile da raccontarmi:
- Non posso far palestra per via del dolore alle ginocchia ormai curato da anni, i dottori non capiscono, io soffro ancora molto
- Mi merito di mangiare questa pizza con patate, provola e salsiccia, nonostante io sia a dieta, perché ho aiutato una vecchia ad attraversare la strada
- Non sono geneticamente portato al risparmio, quindi è giusto che io spenda 795€ per questa chitarra che non so suonare
- Ieri ho studiato 10 pagine del libro quando bisognava farne solo 8, quindi oggi che bisogna studiarne 10 posso leggerne solo 3
- Settimana scorsa ho mangiato due volte l’insalata, mi merito questo Big Mac Flurry con Smarties e Cheddar Fuso
Negli anni il buon proposito che torna ciclicamente è quello della palestra, con cui ho un rapporto confittuale.
La prima volta ci provai a 20 anni, pesavo 65 kg e mi iscrissi in palestra solo ed esclusivamente per poter mettere massa muscolare. Mi fecero scrivere su un foglio i miei obiettivi per l’abbonamento annuale. “Prometto che quest’anno…” e l’obiettivo da raggiungere.
Il primo giorno eravamo in una stanza tutti noi nuovi arrivati. Il personal trainer ci diede alcune dritte, tipo mettere la borsa in auto quando usciamo la mattina o di non mollare subito. In quella stanza tutti dicevano di voler dimagrire, io esordii con un “Forse mi odierete, ma io voglio mettere peso”. Non c’era niente di male nella mia frase, ma penso di averla detta lasciando intendere un sotto testo tipo: “Sono diverso da voi massa di ciccion*”.
Il primo mese andò alla grande, ero carico. Avevo una scheda di esercizi da fare e un personal trainer pronto a seguirmi ogni volta che ero vicino a una bella ragazza. Mi consigliava di far crescere i bicipiti, “Dovrebbero essere come questi” ripeteva mostrandoli alla ragazza.
Accettai la sua sfida, il secondo mese avevo finito la scheda principiante da 20 lezioni ed ero pronto per la seconda. Inoltre in palestra c’era anche l’amministratore delegato dell’azienda dove lavoravo. Mi sentivo tipo uno di quegli impiegati newyorkesi pronti per fare carriera, ma nel frattempo avevano già tutti i vizi dei loro capi.
Iniziai però a perdere l’entusiasmo, la mia costanza diventava sempre più un optional. Decisi di dedicare il mio tempo agli aperitivi e birrette con il mio amico Dario e sempre meno alla palestra. Ottenni però lo stesso risultato. Stavo mettendo peso.
La seconda volta fu nel 2014, mi iscrissi in una low cost. Una mattina mi svegliai anche alle 6.00 per andare dal personal trainer e farmi fare la scheda. Fui sorpreso nel vedere un PT seguirmi anche senza ragazze in top e gambe magrissime accanto a me.
Ci provai con costanza, ci andavo per rafforzare un po’ le gambe e poi, inutile dirlo, perdere peso.
Erano ormai lontani i tempi in cui mangiavo 3 kebab e li smaltivo subito. I 30 anni erano alle porte ed io non ero pronto per affrontarli. Gli aperitivi e le birrette mi avevano segnato, anche l’anno di lavoro da McDonald’s aveva contribuito, così dai 65kg di 10 anni prima ero arrivato a 85.
Ogni martedì e giovedì finito il lavoro andavo in palestra. Però ero appena andato a convivere, tra le altre cose avevo Sky, quindi Martedì Champions League e giovedì Masterchef. Il divano era così sensuale, la tv anche di più.
Dopo pochissime sedute sapevo impiattare benissimo un risotto, ma ignoravo totalmente cosa fosse una cyclette.
“Giò, per te MasterTrainer finisce qui, togli il grembiule”
Nel 2018 stessa storia, la palestra era esattamente a metà strada tra casa mia e il mio lavoro. Pensavo che questa era la situazione ideale per combattere la mia totale mancanza di costanza nell’esercizio fisico. Trovavo un po’ stupido fare 500 mt in auto per poi fare 10 km su un tapis roulant, ma la coerenza non è mai stata la mia dote migliore.
Ero galvanizzato, chiesi subito di fare una scheda. Volevo perdere peso e tornare in forma. Probabilmente spiegai male le mie necessità al Personal Trainer, o l’assenza di belle ragazze accanto a me non lo fece stare attento, ma la scheda verteva molto sul potenziamento. Pochi mesi dopo avevo dei bicipiti su cui pagare l’Imu, ma nessuna trasformazione da massa grassa a muscolare. Mi vedevo sempre più grasso e con più appetito. Questo fece perdere totalmente l’entusiasmo, forse un po’ prima del dovuto. Così lasciai andare quest’esperienza invidiando CR7 i suoi addominali e la sua forza di volontà.
Quest’anno con la mia amica Suhrya ho deciso di riprovarci. Tantissimi buoni propositi, arenati senza neanche aver mai provato una mezza scheda o un allenamento più serio. Insomma, forse è arrivato il momento di fare i conti con me stesso e la mia scarsissima volontà di attività fisica Nel frattempo sono arrivato a 86 kg e anche solo per la mia salute credo di dover dimagrire.
Il mio buon proposito di quest’anno? Facile, trovare costanza nelle cose. Mica dimagrire.
Raccontami i tuoi buoni propositi per il nuovo anno, scrivimelo nei commenti.
Seguimi su IG @isolitidispetti
Luisa da Castelvolturno says:
Io come ogni anno mi prometto di perdere almeno 5kg per piacere un pò di più a mio marito ma anche a me stessa! Purtroppo ogni anno, come dici tu, nel giro di qualche settimana tutto si interrompe. Ci vuole troppo Self-Power!! 🙂
Potresti fare un post magari sulla dieta, dietologo o altro di simile.
Grazie; 🙂
Frank da Lettere says:
Ciao Luisa,
non devi dimagrire per piacere a tuo marito né a qualunque altra persona. Ognuno ha una bellezza intrinseca, scevra dall’aspetto fisico.
Credo che i buoni propositi debbano riguardare piuttosto la sfera dell’anima, cercare un nostro spazio nel mondo in cui sentiamo a nostro agio, liberi da pregiudizi e dalla materialità.
Se vuoi potrei darti una mando in questo=P.
Rinnovo i miei complimenti all’autore Giò!