Dispetto #44 – Idealizzare tutto
Quanto è bella l’estate? Tanto. Soprattutto perché nascono grandi amori.
Quelli che danno la Siae a Tommaso Paradiso, per intenderci – ma per una canzone così se la merita.
Esattamente 20 anni fa mi capitò di dover recapitare una lettera d’amore per conto terzi alla ragazza che pensavo di amare.
Passai una sera a bere Bayles nel bar vicino casa sua mentre lei era con il suo nuovo amore. Mi sentivo distrutto, come Bojack. Molto cinematrografico.
Poi io partii per un campo scuola e lì conobbi quella che per anni è stata la ragazza dei sogni.

Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto cantava il poeta. Io invece questa abitudine me la sono portata dietro per tantissimo tempo.
Per farmi stravedere per una ragazza bastano pochissime cose.
- Hai studiato o lavorato all’estero? Eccoti un pezzetto del mio cuore.
- Hai fatto la cameriera per mantenerti gli studi? Ho già prenotato il tatuaggio welcome sulla schiena per sdraiarmi d’innanzi a te.
- Pensi che Raffaello sia la migliore tra le Tartarughe Mutanti Ninjia e Sabrina sia molto più figa di Tinetta? Di che colore li vuoi i fiori del nostro matrimonio?
Tutt’ora nutro una grandissima curiosità per tutte queste cose. Sento che questo tipo di persone siano veramente arricchenti.
Qual tipo di persone che dopo averci parlato senti di essere cresciuto un po’.
Sono orgoglioso di conoscere persone così, con storie belle, non banali. Persone che mi regalano ogni volta un punto di vista diverso sul mondo.
So di per certo che per due volte ho detto a due persone diverse la stessa cosa: Le avrei volute vedere tutti i giorni della mia vita, ma sapevo benissimo che il loro posto nel mondo non era l’Italia e quindi sarei stato molto più contento se non ci fossimo mai più incontrati, perché loro erano all’estero a inseguire i propri sogni.
Come Ben Affleck in una delle scene più belle di quel capolavoro che è Will Hunting.
Lo pensavo e lo penso davvero. Queste due persone infatti non sono più in questo paese, ogni tanto mi mancano, ma so che sono felici e questa è la parte migliore della storia.
Anche loro sono state ragazze che ho sognato, ma mai la ragazza dei sogni. Quella che si è aggiudicata questo appellativo l’ho conosciuta esattamente 20 anni fa.
Fu un’estate strana quel del 2002. Avevo attraversato una piccola crisi personale, probabilmente derivante da tutta la popolarità che avevo raggiunto – per tutti gli Sheldon Cooper alla lettura questo è sarcasmo.
All’inizio della terza superiore mi sentivo un ragazzino e alla fine pensavo di aver fatto il Vietnam, anche senza essere vissuto a Roma Nord.
Quello fu l’anno in cui capii la mia inclinazione politica.
Quell’estate decisi di fare un campo scuola con argomento “la pace”.
Ci ritrovammo circa una quindicina di studenti in una casa in montagna, per una settimana facemmo seminari sulla comunicazione e gestione delle reazioni, sul lavoro di Emergency e tanto, tantissimo sano cazzeggio.
È stata sicuramente l’esperienza spartiacque della mia vita. Lo Sliding Doors.
Probabilmente senza quella settimana ora sarei impiegato al catasto, con un posto fisso, la settimana di 36 ore, nessun capo che si lamenta del mio cazzeggiare… Uno noioso – vero? Non ho sbagliato tutto, giusto?
Alcuni tra i miei migliori amici, quelli che quando li vedi sai di essere fortunato e sei felice, li ho conosciuti in quell’occasione.
La prima sera andammo a letto all’1. La seconda alle 2… l’ultima non abbiamo dormito, o forse abbiamo visto l’alba.
Ci si ricorda di me per alcuni colpi di teatro tipo aver inzuppato i pan di stelle nella camomilla o aver sniffato del Nesquik. Un vero, fottuto, impavido ribelle.
Tra tutti c’era LaRagazzaDeiSogni. Lei aveva quel non so ché che la rendeva semplicemente unica.
Con il passare dei giorni capii i miei sentimenti. La guardavo e me ne innamoravo, esattamente come Mario davanti a Beatrice Russo.
L’ultima sera decidemmo di fare un pigiama party. Io decisi che in quell’occasione mi sarei dichiarato.
Nella mia testa doveva andare così:
“RagazzaDeiSogni mi piaci, ti da fastidio?”
In caso lei avesse risposto di No avrebbe significato automaticamente che le piacevo.
Non avevo fatto i conti con una cosa. Tra le qualità che mi facevano impazzire e la rendevano LaRagazzaDeiSogni c’era la gentilezza naturale. Per questo quando alla mi domanda rispose di No il proseguimento della storia non fu come quello che io avevo pensato.
Finito quel campo scuola io e lei andammo in giro per le strade della città. Dopo una settimana a parlare di pace e contro la globalizzazione finimmo da McDonald’s a mangiare. Poi un giro al Virgin e infine non so bene come ci ritrovammo su un muretto.
Ricordo bene le parole:
“Tra di noi è tutto chiaro, tu sai che sei speciale però…”
“Certo so che è tutt…”
Il sole in faccia. Gli occhi che si chiudono. Le nostre labbra attaccate. Tutto all’improvviso.
Poi, lei si staccò:
“Tra di noi è tutto chiaro, tu sai che sei speciale però…”
“Certo so che è tutt…”
Il sole in faccia. Gli occhi che si chiudono. Le nostre labbra attaccate. Più bello della volta prima.
In quel preciso istante pensai di essere felice, è che la felicità non fosse una truffa.
Lei amava i Beatles, sapeva le lingue, era bella, semplice, educata, lieve. Aveva la leggerezza nel sorriso. Rubando una frase a Porco Rosso: “Quando ti guardo mi vien da pensare che l’umanità non sia completamente da buttare”.
Fu difficile accettare che io non fossi il suo ragazzo ideale. Ero speciale, però…
Lei rimase LaRagazzaDeiSogni per molto tempo. Quella persona che quando la vedi hai un sorriso diverso, senti che è speciale in mezzo a tutti gli altri.
Sarebbe bastato solo un messaggio con scritto “Domani, partiamo per Casablanca” e avrei detto di sì.
Come è andata a finire? I sogni a volte sono più belli se non si avverano, almeno non ti deluderanno mai.
Oggi come 20 anni fa.
Tu hai mai avuto un amore mai realizzato? Raccontamelo nei commenti.