inizio così

Inizio così

Tempo di Lettura: 2 minuti

Lettera #1

inizio così
INIZIO COSÌ

Inizio così, parlando di te, che neanche vorresti io lo faccia.
Già ti vedo, io che dico quanto tu sia bella e tu, timida, ti volti dall’altro lato, mordendoti un dito. Così maledettamente irresistibile.
Vorrei dirti di quanto sia stata bella l’ultima volta in cui ci siamo visti. Quell’idea di avere vent’anni in meno, fare tutte le cose “che se mamma sapesse rimarrebbe male”.

Forse come in questa canzone di Calcutta vorrei tu mi promettessi che se “Qualcosa ti parla di me un sorriso poi ti spaccherà in tre”.
Ogni tanto mi guardo allo specchio e penso che non essere niente per te è una delle punizioni più grandi, forse neanche Dante nell’inferno l’avrebbe potuta pensare.
Inizio così e finisco sempre a pensare a queste cose. Vorrei solo pensare a quanto sia bello trovarmi la sabbia nei pantaloni.

I tuoi ricordi che ogni tanto escono fuori, tu che vorresti essere sempre al centro della mia vita, e poi scappi via.
Il tuo sorriso, quanto è bello il tuo sorriso? Lo sai che mi ha spiegato il mondo.
Ricordo quella volta mentre eravamo in fila e io ti ho semplicemente detto “Sei una bella persona” e tu ti sei illuminata.
Mi hai abbracciato come si abbracciano le persone quando si vogliono bene. Non te l’ho mai detto, ma in quel momento ho pensato di essere felice.

Forse entrambi stavamo recitando una parte e adesso ce la siamo dimenticata.
Sai, ieri ho detto ad un mio amico di non dimenticarsi mai le battute del suo copione o se ne sarebbe pentito. Perché a volte anche io mi sono pentito di essermi dimenticato le battute del nostro.
Eppure ho visto una stella cadere e ti ho desiderata. Tu eri proprio lì di fronte a me, ma come direbbe Venditti eri “chiusa come una Chiesa“.

Scusami se non riesco a non dirti quanto sei bella ogni volta che incrocio una tua fotografia. Grazie di avermi regalato ancora la meraviglia, che è sempre nei tuoi occhi e nei miei appare quando ci sei tu.
Forse sempre per citare Venditti, questa notte è ancora nostra e noi non lo sappiamo.
Lo sai che mi manchi, ti ho sentita piangere mentre te lo dicevo.

Ciao Mia, non l’ho fatto all’inizio, ti saluto ora.
Spero che questa lettera ti trovi bene, spero tu sia quello che hai sempre sognato di essere.
Scrivimi ogni tanto.

Tuo, Giò.

Sound Track: Love Too Soon
Wine: No Name – Borgogno

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