cosa sapere sull'amore

Cosa sapere sull’amore

Tempo di Lettura: 4 minuti

Dispetto #99 – Il coach dell’amore

Settimana scorsa nel sondaggio Instagram l’opzione seconda classificata ha ricevuto così tanti voti e così tanto apprezzamento che mi ha convinto a parlarne questa settimana.
Era dai tempi del secondo posto dei Maneskin a XFactor che un perdente ricevesse così tanto entusiasmo. Mi è sembrato dunque doveroso parlare di quel momento della mia vita:
quella volta in cui mi sono rivolto ad una sorta di love coach per poter riconquistare una ragazza con cui ero stato. Insomma mi ero rivolto a lui per imparare cosa sapere sull’amore.

cosa sapere sull'amore
cosa sapere sull’amore? che serve tempo

L’ho detto, in praticamente tutte le mie relazioni ho avuto una seconda possibilità. Tranne in rari casi, ho avuto modo di avere, e di conseguenza sciupare, una seconda opportunità.
Non sono mai stato un asso nelle relazioni. Ho sempre fatto quello a cui andava bene tutto, assecondava e poi tirava fuori i suoi bisogni tutti assieme, senza nessuna capacità di comunicarli o metterli sul tavolo prima.
L’ho fatto sempre, tanti mi dicono che è perché in queste cose tendo a mettermi sempre un po’ da parte. Se ripenso all’articolo di settimana scorsa fa ridere. Voglio essere al centro dell’attenzione su un palco e mi metto in disparte nella coppia. Capisco la casa al mare del mio psicologo.

A volte vorremmo avere il vademecum della coppia perfetta. Di come vivere perfettamente un rapporto.
Una volta al bar con amici c’era una coppia molto più giovane della media del tavolo. Lui 5 anni di meno, lei quasi dieci. Considerando che non avevo neanche 28 anni, lei era minorenne.
In quell’occasione un’amica della mia compagna iniziò una dissertazione su quali fossero le migliori dinamiche di coppia.
Innalzandosi a maggior esperta mondiale del campo amoroso, diede consigli ai piccoli e giudicò il mio rapporto. Pensai fosse la cosa più sbagliata del mondo. Uno cosa ne sai di come la vivo io, due cosa ne sai di come vogliono vivere loro?

Come dicevo prima, ho sbagliato tante cose in amore. Dopo essermi separato da ExMoglie, con la malattia di papà – tutto raccontato qui – la cosa migliore sarebbe stata prendermi il tempo di capire. Respirare e darmi spazio.
Non lo feci. Forse perché in quel momento avevo bisogno di qualcuno, forse anche perché da quel qualcuno mi sentivo sentito, accolto, coccolato e capito come non mi succedeva prima.
Nella teoria sarei dovuto stare da solo, nella pratica i miei momenti di ossigeno erano solo quelli in cui stavo con quella persona.

Il problema è che dai problemi puoi fuggire, rimandare, ma prima o poi li ritrovi sempre lì. Quindi fu difficile gestire il mio dolore per un matrimonio finito senza ferire chi stava con me. Io pensavo fosse normale, di essere capito: mi serviva tempo. L’ho già detto, ad un certo punto quei problemi avrei dovuto affrontarli.
Avevo bisogno di dire che stavo male, che avevo voglia di piangere guardando le foto del mio matrimonio.
Insomma, ci lasciammo, anche se non si è mai capito chi ha lasciato chi, e io ebbi il tempo per me.

Poco dopo però mi pentii, avrei voluto tornare indietro. Lei mi disse di no. Io andai nella confusione più totale. Cominciai a perdere la trebisonda. Avevo bisogno di qualcosa in cui credere. Tipo il popolo ebraico quando Mosé andò sul Sinai a ricevere i 10 comandementi.
In quel momento l’algoritmo social iniziò a propormi i video di Teo La Amo Ancora. Il guru della riconquista delle ex. Lui diventò il mio vitello d’oro. Come si fanno sentire i pomeriggi in oratorio qui.

Manuel Agnelli cantava di maledire il “modo vigliacco di restare sperando che ci sia quello che non c’è”. Era esattamente come mi sentivo io. Sapevo benissimo non ci fosse più niente da fare, ma avevo bisogno di pensare che invece potessi fare ancora qualcosa.
Ero motivato da questa speranza, dal fatto che il punto di arrivo di questo percorso era “lo stato di grazia”. Cioè diventare la versione migliore di me stesso.
Era qualcosa a cui ambivo, il concetto del percorso di riconquista era “se torni da lei esattamente come eri lei non ti vorrà, devi migliorarti”.

Io mi aspettavo di farmi dire cosa sapere sull’amore, invece questa persona mi diceva cosa dovevo sapere di me stesso.
Cercare di guardare le cose in maniera oggettiva. Non essere servile, eliminare il bisogno di avere qualcuno al proprio fianco. Insomma stavo facendo un corso accelerato di assertività.

La consapevolezza che da una relazione cercavo i bisogni insoddisfatti del mio bambino interiore. Associavo il rifiuto di una relazione a me come persona. Quando semplicemente una persona non sta con noi perché non siamo le persone giuste per lei, non in generale nel mondo.
Il fatto che prendermi cura di una persona fosse in realtà stabilire una relazione di potere, un “avere il controllo”. Perché quel che ho imparato da questo percorso è che se perdo il controllo sulle cose sento di andare in difficoltà. Ottimo per chi decide di andare a improvvisare davanti a 300 persone.

Ve l’ho venduta bene vero? In realtà ammetto che a volte mi sentivo un po’ come quelli che chiamavano Wanna Marchi per dimagrire. Insomma, non può fare niente Dio sul libero arbitrio, e non serve aver vissuto in oratorio per questa, ma basta aver visto una Settimana da Dio con Jim Carrey. Io però ci credevo.
Anche se rileggendo gli appunti dei miei incontri con Teo mi rendo conto che non era lei che dovevo riconquistare, ma il mio equilibrio. In quello ammetto di aver trovato un grande professionista.

Ci sono tornato insieme? Proprio no, anzi. Potrei dire perché non ci ho creduto fino in fondo, che forse il mio obiettivo non era nemmeno quello.
Onestamente molte cose erano avvenute proprio da manuale, ad ogni mia azione seguiva una reazione completamente in linea con quelle che erano le previsioni di Teo.
Lei nel frattempo stava con un altro, io avevo capito di stare molto bene da solo e far lasciare una coppia, creare di nuovo casino etc etc non era nei miei piani. Col senno di poi, le avrei fatto un piacere, però non è che io spendo i soldi per far del bene agli altri.

Vi lascio solo un pezzo di una cosa che scrissi per riprendermi: “Non sono perfetto e neanche lei lo è. Nessuno lo è. Ognuno ha i suoi complessi e i suoi problemi. Non giudico la realtà, la accetto semplicemente”. Forse questa è l’unica delle cose da sapere sull’amore.

Quale è la cosa più stupida che hai fatto per riconquistare qualcuno? Dimmelo nei commenti.

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2 thoughts on “Cosa sapere sull’amore

  • Monia Bersini says:

    Con la consapevolezza di oggi mi rendo conto di aver fatto una cosa inutile ma a suo tempo per me era una cosa grandissima… considerando il fatto che non sono x niente romantica e non mi piacciono certe cose 🤣…
    Alle due di notte mi sono trovata con una mia amica x scrivere uno striscione e attaccarlo fuori casa sua… NON LO FARO’ MAI PIU’…

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