Dispetto #22 – Il consumismo
Ho già parlato di come da giovane fossi di sinistra. Crescendo questa cosa non è cambiata, anche se la sinistra italiana ce mette tutta per farsi odiare.
Uno dei miei principi cardine dovrebbe essere la lotta al capitalismo, ancora di più quella del suo figlio più diretto il consumismo.
In questa battaglia sono un misero perdente, perché ho sempre preferito una vita pagata in comode rate mensili.

Da bambino un negozio del mio paese stampava il catalogo con i giocattoli disponibili per i Natale.
La mia gioia era avere quel giornaletto, per me era come possedere tutti i giochi. Se mi impegno posso sentire ancor l’odore della carta e godere di quel momento di felicità.
Ho un ricordo molto romantico, mi sentivo come il piccolo scrivano fiorentino del libro Cuore.
Crescendo mi sono reso conto che se quel bambino avesse potuto prendere tutto con un finanziamento lo avrebbe fatto.
Per anni ho combattuto il consumismo, almeno così credevo. Mi riempivo la bocca di frasi tipo: “Cosa fate i comunisti con il Nokia comprato da papà”.
Appena c’è stata l’occasione ho comprato anche io il 3310, come praticamente tutto il mondo attorno a me.
Il me PiccoloScrivano si sentì al pari degli altri. Il GiovaneDiSinistra si arrese alla FOMO.
Finalmente anche io potevo scambiare la mia batteria quando era scarica, mostrare il mio record di snake o ricevere suonerie sbarazzine. Mi sentivo accettato dalla società.
In quel momento non capii quanto fossi schiavo del Consumismo. Perché il Consumismo si insinua dentro di te, ti fa credere che ogni tuo acquisto sia etico. Ogni cosa ti sia realmente utile.
Per questo quel corso da sommelier ti serve assolutamente anche se sei astemio, o il nuovo pc della Apple se non hai neanche mai acceso la radio.
Io compro queste cose dicendomi: “Questo investimento poi lo ammortizzo con il tempo” .
Il campo in cui ho fatto più investimenti che “ammortizzo con il tempo”, è la musica. Qui Consumismo mi ha fatto conoscere un suo socio in affari: CreditoAlConsumo.
CreditoAlConsumo, detto anche Finanziamento per gli amici, è peggio di Consumismo. Là dove uno ti fa credere di aver bisogno di qualsiasi cosa, l’altro ti fa credere di poterti permettere qualsiasi cosa.
Io e Finanziamento ci conoscemmo la prima volta lo per comprare una chitarra. 250€ circa in comode rate mensili di 25€ per 10 mesi.
Praticamente mi sembrava di averla avuta gratis. “Non te ne accorgi neanche”. Ero galvanizzato.
Sulla scia dell’entusiasmo per quella chitarra ho finanziato molte cose, riassumibili con la frase di Tiziano: “case, auto, libri, fogli di giornale…”
Finanziamento e Consumismo sono tipo il gatto e la volpe. Ti ingannano, ti rivoltano e ti fanno credere di poter avere tutto quello che vuoi.
Per questo ad un certo punto quando ho avuto voglia di sposarmi e non avevo il becco di un quattrino – chissà se Consumismo ha avuto delle responsabilità – Finanziamento mi ha fatto credere di avere la soluzione per me.
Decisi di chiedere alla mia signora di farlo senza sapere se avremmo avuto i soldi. Io però avevo un piano: parlare con la banca, convincerla a darmi dei soldi e promettere di restituire tutto grazie alla buste.
Preparai il business plan. Consisteva semplicemente nella lista invitati, il costo del ristorante e della previsione di regalo a loro legata. Ero fierissimo del mio file excel. Consideravo gli invitati dei semplici numeri, mi sentivo pronto per fare il CEO della Rothschild.
Cercai di convincere Poste Italiane della bontà del mio investimento, ma tra un “Attenda” e un “Vada dal mio collega” decisero di non prestarmi i soldi per quest’impresa. Ignavi.
Guardai Finanziamento negli occhi. Mi sentivo tradito da lui, non si era mai rifiutato a me. Non lo aveva fatto per le chitarre, per le auto, cosa c’era di diverso in un matrimonio?
Per un giorno intero io e Finanziamento non ci parlammo. Fu Consumismo a farci riappacificare. Con una sponsorizzata Facebook, mi presentò FinanziariaAmica.
In un solo pomeriggio avevo i soldi per inginocchiarmi, chiedere la mano della mia signora e pagare il pranzo a tutti gli invitati.
Io e Finanziamento ci andammo a prendere una birra assieme , fumammo un sigaroe io dissi: “Vado matto per i piani ben riusciti”
Il mio perfetto business plan iniziò a scricchiolare quando decidemmo di fare il viaggio di nozze. Molti soldi destinati alle buste finirono nella lista viaggio.
Un altro colpo mortale fu quando alcuni invitati ci regalarono un robot da cucina super-tecnologico. Là dove gli altri vedevano un grande regalo io vedevo un ammanco di cassa.
Subito dopo le nozze andammo a versare gli incassi in banca. Fu subito chiaro che non avevamo la cifra necessaria ad estinguere il finanziamento. Decidemmo di tenerci i soldi per le spese impreviste. Continuando a pagare il resto in comode rate, tanto “Non te ne accorgi neanche”.
La prima spesa imprevista fu un iPad Mini, come mio personale regalo di nozze.
Consumismo vedendo i denari sul conto corrente iniziò a trapanarmi la testa con le sue idee. Come Ulisse con le sirene mi legai al palo per resistere alle sue tentazioni.
Acquistai solamente
- Aspirapolvere per casa
- Aspirapolvere per le briciole sul tavolo
- Un’indispensabile spianatoia per le due volte in cui ho impastato
- La macchinetta per tirare la pasta pensando ci fosse una terza volta
- Qualsiasi tipo di materiale tecnico Decathlon per i 4 mesi in cui sono stato invasato per la corsa
- Ovviamente il FitBit per la corsa, ma solo perché l’Apple Watch era fuori budget
In un mondo ideale sarebbe finito il finanziamento e mai il matrimonio. Le cose non andarono così. Il matrimonio finì prima del finanziamento. Mi sentii un po’ Checco Zalone in un suo pezzo minore che lascio qui.
Nella mia nuova vita da single ho dovuto chiedere aiuta a Finanziamento per comprare la lavatrice, la tv, la biancheria per casa, piatti, pentole e bicchieri – sono lì da ieri, pagare le bollette del gas…
Il giorno in cui sono andato via dalla casa coniugale usciva l’iPhone 11. Io vidi la coda fuori dall’Apple Store, entrai saltando la fila perché decisi in quel momento di comprare un iPhone XR, sempre a rate. Comode rate mensili da 35€. Non te ne accorgi neanche.
Finanziamento e Consumismo sono sempre presenti nella mia vita. Ogni tanto ci mandiamo a quel paese, altre volte andiamo d’amore e d’accordo.
Adesso vado, ho visto che in comode rate mensili da 32€ ho diritto ad un iPhone nuovo. Resisterò, forse…
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Federica says:
Finanziamento non mi ha mai conquistata…a dire il vero non mi ha mai corteggiata. Ho sempre pazientato di raggiungere la cifra che avevo intenzione di spendere, prima di fare un acquisto.
Consumismo e suo cugino Amazon invece…beh… è tutto un altro paio di maniche.
🙈
giofattoruso says:
Beata te! Finanziamento a volte è come De Beers, per sempre